Il 2016 ha segnato una svolta cruciale quando i pick-up, dopo anni di restrizioni, sono stati autorizzati a circolare in alcune aree urbane della Cina. Immediatamente, il mercato ha reagito positivamente, con un balzo delle vendite di pick-up del 36% a giugno di quell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo cambiamento non è solo una statistica, ma anche una conferma dell’enorme potenziale del segmento dei pick-up cinesi nel più grande mercato automobilistico del mondo.
In precedenza, il quadro dei pick-up cinesi era completamente diverso. Per molti anni, il governo cinese aveva quasi bandito questa tipologia di veicoli dalle grandi città. L’obiettivo principale era ridurre la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico, problemi annosi nei centri urbani densamente popolati. I pick-up, con i loro tradizionali motori diesel, erano considerati rumorosi e altamente inquinanti. Nel contesto della crescita impetuosa delle vendite di autovetture e veicoli commerciali nel decennio precedente, il divieto dei pick-up cinesi non sembrava causare grandi sconvolgimenti.
Tuttavia, la domanda reale da parte della popolazione rimaneva latente. Nelle aree rurali, i pick-up cinesi sono sempre stati un mezzo di trasporto utile. Anche in città, non poche persone cercavano comunque di utilizzare i pick-up per il trasporto di merci, nonostante le restrizioni.
La svolta è arrivata nel 2015, quando il mercato automobilistico cinese ha mostrato segni di rallentamento con un aumento delle vendite di solo il 4,7%, il più basso dal 2012. Nel frattempo, negli Stati Uniti, le vendite di autovetture e autocarri leggeri sono aumentate del 5,7%. Consapevoli del potenziale inespresso del segmento dei pick-up cinesi, nel febbraio 2016, il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology cinese (MIIT) e altre agenzie governative hanno deciso di allentare il divieto in 4 province: Liaoning, Henan, Hebei e Yunnan. La nuova politica è entrata in vigore a ottobre dello stesso anno, aprendo un nuovo capitolo per il mercato dei pick-up cinesi.
A quel tempo, le dimensioni del mercato dei pick-up cinesi erano ancora molto piccole rispetto agli Stati Uniti. Nel 2015, in Cina sono stati venduti solo circa 329.000 pick-up, pari ad appena l’1,3% del totale di 24,6 milioni di veicoli. Al contrario, negli Stati Uniti, le vendite di pick-up hanno superato i 2,5 milioni di unità, rappresentando il 15% della quota di mercato totale.
La decisione di cambiare politica ha dato nuovo slancio alle case automobilistiche nazionali cinesi. Hanno iniziato ad aumentare la produzione e a presentare nuovi modelli di pick-up cinesi. Il mercato si è rapidamente ripreso quando sempre più giovani e persone di successo hanno iniziato ad apprezzare questa tipologia di veicolo versatile.
Nel maggio 2016, le vendite di pick-up cinesi dei 15 principali produttori sono aumentate dell’11%, e questa cifra è continuata a salire fino al 36% a giugno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, va notato che, a quel tempo, molte grandi città come Pechino e Shanghai mantenevano ancora rigide normative sui pick-up cinesi, limitando l’immatricolazione e i giorni di circolazione.
Nel 2020, l’ondata di nuovi pick-up cinesi è davvero esplosa quando una serie di case automobilistiche nazionali ha lanciato nuovi modelli, sfruttando l’allentamento delle politiche governative. Tra i marchi più importanti figurano Great Wall Motors (GWM), Wuling, SAIC e Jiangling Motors. Tra questi, GWM ha affermato la sua posizione dominante con quasi il 50% della quota di mercato dei pick-up cinesi nella prima metà del 2020, vendendo 95.900 veicoli. Nel 2019, il 20% delle vendite di pick-up cinesi proveniva dalle 5 province pioniere nell’allentamento delle normative, dimostrando la chiara efficacia della nuova politica.
Non limitandosi ai tradizionali motori a combustione interna, i produttori di pick-up cinesi hanno anche rapidamente abbracciato la tendenza dei veicoli elettrici. Nel luglio 2022, Geely ha presentato un modello di pick-up elettrico, rivolto alla crescente domanda dei residenti urbani. Geely ha persino lanciato un marchio secondario, Radar, specializzato in pick-up elettrici, con il primo prodotto RD6.
Nonostante ciò, al momento attuale, alcune città cinesi mantengono ancora il divieto sui pick-up cinesi. Tuttavia, la tendenza generale è che sempre più località riconoscano il potenziale di questo segmento e allentino le normative, creando condizioni per un ulteriore forte sviluppo dei pick-up cinesi in futuro.
Mỹ Anh (fonte Reuters, Yicai Global)